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Battista Emaldi (1878-1923) è stato l'ultimo sindaco di Fusignano prima dell'ascesa al potere del fascismo. Eletto con il Partito socialista nel 1920, costretto a dimettersi dalla carica due anni dopo, venne poi aggredito ed ucciso in pieno giorno, a pochi passi dal Municipio del suo paese, il 12 gennaio del 1923. La sua morte è emblematica della violenza efferata con la quale lo squadrismo fascista si impose nei territori, ennesimo episodio di una lunga serie di agguati, aggressioni ed omicidi che da da ormai due anni segnavano il passo della vita civile e politica ravennate. In base ai documenti disponibili questo libro ricostruisce la storia di Emaldi, socialista, cooperatore, sindaco, negli anni in cui ha preso parte alle vicende della comunità, fino alla sua tragica morte. Un pezzo importante della storia di Fusignano, ma anche un punto di osservazione per comprendere quegli anni drammatici e decisivi che hanno portato all'insediarsi della dittatura fascista. Completano il volume la riproduzione integrale dell'arringa dell'avvocato Genuzio Bentini al processo contro gli assassini di Emaldi.